Difficoltà: difficile |
Preparazione: 50 minuti |
Cottura: 30 minuti |
Noi napoletani abbiamo un debole per la pasta e patate.
E’ un piatto dalle origini assai povere in quanto il tubero nei mercati veniva spesso regalato o comunque venduto ad un prezzo molto basso.
Gli avanzi di tutti i pacchi di pasta venivano messi in un unico contenitore dando origine alla pasta mischiata o mista, addirittura oggi la vendono così.
Le diverse cotture della pasta non sono un problema anche perchè la zuppa continua a cuocere anche dopo aver spento il fuoco nel suo momento fondamentale se volete una pasta e patate cremosa, cioè quello del riposo.
Può sembrare facile ma una buona pasta e patate richiede un’attenzione scrupolosa, visto il suo procedimento molto complesso e nulla può essere lasciato al caso.
E’ un piatto straordinariamente versatile che può essere accompagnato sia da un vino bianco, una falanghina, un greco di tufo, che da un vino rosso.
E così è accaduto che la principessa delle zuppe napoletane si è incontrata con il principe dei vini trentini, Terre del Fohn Teroldego Vigneti delle Dolomiti.
Ho pelato le patate e fatte a cubetti piccoli.
Ho messo in una pentola dal bordo alto e con il fondo spesso, l’olio e il soffritto fatto con carota cipolla e sedano tagliati molto finemente e la pancetta.
Attenzione a non far bruciare la cipolla
Ho calato le patate e dopo un minuto ho sfumato con il vino.
Girare girare girare facendo attenzione a che il tutto non si attacchi alla pentola e che le patate non si rompano.
Ho aggiunto il cucchiaio di pomodoro e continuato a girare con un cucchiaio di legno.
Quando vedete che le patate diventano rosa allora potete versare tanta acqua fino a coprire il tutto.
Lasciate cuocere per un 20 min. facendo attenzione a che ci sia ancora abbastanza acqua per cuocere la pasta.
Infine va calata la pasta lasciando cuocere secondo la cottura indicata.
Una volta spento il fuoco ho aggiunto le scorze di parmigiano a piccoli pezzi e la scamorza e lasciato riposare per almeno 10 min.
A me piace sia un pò brodosa che asciutta ma anche riscaldata il giorno dopo.
HAPPY WINE
MASSIMA GIURISPRUDENZIALE
Con la Sent. n. 2205/06 la Corte di Cassazione ha confermato la decisione del Tribunale di Asti il quale aveva condannato un importatore di patate di provenienza Olandese per la presenza nei tuberi di pesticidi oltre i limiti previsti dalla l. 283/62. Secondo i giudici del “Palazzaccio”: “L’importatore, pertanto, ha l’obbligo di introdurre in Italia solo sostanze destinate all’alimentazione rispondenti ai requisiti igienico-sanitari previsti dalle vigenti disposizioni in materia e dall’inottemperanza a siffatto dovere deriva una responsabilità dello stesso a titolo di colpa, configurabile ancora prima dell’effettiva messa in commercio del prodotto alimentare sul territorio nazionale”
Squisita la pasta e patate sia brodosa che bella asciutta. Quando è riposata io creo dei cubetti che impanati e fritti formano una sorta di crocchè!
RispondiCon questo freddo è quello che ci vuol! stasera la preparo… e questo pensiero mi aiuterà a superare questo terribile lunedì
Rispondiun evergreen della ns. cucina nazionale..tra l’altro ho provato il piatto cucinato proprio dal Wloggler Ernesto..divino!
RispondiChe dire sono davvero lusingato da questa pasta e patate!!!
RispondiLa pasta più buona del mondo!!! A proposito..la tua quando posso riassaggiarla?:))))
RispondiUn perfetto abbinamento per un grande classico. Da provare… anche il giorno dopo
RispondiHo l’acquolina in bocca… Da provare assolutamente! E se volessi abbinarci un vino bianco… Cosa mi consiglieresti?
RispondiGrazie!
Ho l’acquolina in bocca… Da provare assolutamente!! Ma se volessi abbinarci un vino bianco, cosa mi consiglieresti?
RispondiGrazie!