Il Poggiale è un vino prodotto con uve cresciute in una sola vigna molto speciale, un crù, ma soprattutto frutto di uve di territorio, vitigni autoctoni, quali il Sangioveto, versione più raffinata del Sangiovese, utilizzato nella vinificazione al 90%, il Canaiolo e il Ciliegiolo, per il restante 10%, che sono uve da sempre nate e cresciute in Toscana, allevate a 400 metri di altitudine sulle dolci colline di Castellina in Chianti, comune appartenente al gruppo degli storici centri produttori del Chianti Classico.
La vinificazione di questo rosso Docg di pregio avviene in acciaio e l’invecchiamento in barrique e il risultato è un vellutato vino rosso rubino con sfumature granata, dall’intensissimo profumo di mammola e frutti rossi, leggermente tannico ma morbido e rotondo al palato che si gusta con tanti piatti ma soprattutto con la cucina toscana, con affettati e salumi, carpacci e sughi di carne, risotti al sugo di salsiccia e di carne o ai funghi, cacciaggione, carni rosse, formaggi e selvaggina.
Il Castellare di Castellina, l’Azienda che lo produce è sorta nel 1968 dalla fusione di cinque poderi, è collocato su una collina di altitudine media di 350 m.slm e si estende su 33 ettari di vigneto situati ad anfiteatro con posizione sud-est.
La produzione è di circa 250.000 bottiglie di vino all’anno e il Chianti Classico Riserva si ottiene solo nelle annate migliori.
Un’ottima esposizione al sole, un buon drenaggio dell’acqua, un suolo misto di marne calcaree, galestro e poca argilla danno dei vini, sia rossi che bianchi, molto ben strutturati, intensi e adatti a un lungo invecchiamento in bottiglia.
La Cantina ha ottenuto molti riconoscimenti sia per la riscoperta e la riproposta del metodo del Governo alla Toscana, sistema di vinificazione tradizionale e antico che qui si mantiene ancora nella produzione di uno dei vini prodotti, chiamato appunto il Governo, sia per la fedeltà ai vitigni autoctoni per la produzione del Chianti Classico, ottenendo sempre massimi punteggi nelle guide enologiche.
Castellare di Castellina, azienda di proprietà di Paolo Panerai dalla fine degli anni Settanta ha anche intrapreso un censimento delle viti che ha consentito una selezione clonale del Sangiovese e impiantato un vigneto sperimentale nella proprietà in collaborazione con l’Università di Milano e Firenze e l’Istituto di San Michele all’Adige per permettere una ricerca continua sui cloni migliori nonché sulla produzione di viti selezionate per il rinnovo dei vigneti.
Sulle etichette di Castellare viene riprodotto ogni anno un uccello diverso, scelto fra quelli in via di estinzione, segno della cura nei confronti dell’ambiente che guida la produzione dell’azienda. Infatti, viene evitato l’uso di erbicidi e pesticidi, e di ogni genere di prodotto chimico sistemico. Il divieto di caccia, assieme a questo tipo di coltivazione, ha favorito il ritorno di molte specie di fauna locale, una volta molto più diffusi nella zona.
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