“Amo la musica, sono sensibile alla moda e ai fotogrammi del mondo. Ma il mio vero, grande amore, lo confesso, è lui, il vino”. Una vera e propria dichiarazione, quella di Gilda, protagonista di Vino rosso tacco 12 di Adua Villa. Il romanzo, breve e divertente, racconta la storia di una giovane wine taster alla ricerca dell’uomo ideale, del compagno D.O.C., ma è anche un viaggio tra le etichette più pregiate e i sapori delle uve più famose.
L’autrice, famosissima sommelier Master Class, enogastronoma e docente dell’Associazione Italiana Sommelier racconta – e un po’ si racconta – in questo libretto di piacevole lettura. La sua abilità è il saper parlare di vini non solo elogiandone pregi e caratteristiche organolettiche, ma esprimendone a pieno il carattere, le doti e la personalità anche se “il vino, come l’amore, va vissuto e non spiegato”.
In un gioco di similitudini e confronti, le etichette si adattano bene ad essere paragonate a un altro amore, tutto femminile: quello per la moda. Un vino francese, ad esempio, è come un vestito di haute couture “ti si cuce addosso e non lo molli più”, quello italiano, invece, è come il prêt-à-porter “cool giusto e inimitabile”.
Gilda è una vera intenditrice, e ha sempre il vino giusto per l’occasione giusta: un Chateau Cheval Blanc da bere con le amiche vere, un Leroy Madame per festeggiare un successo, un rosso tutto italiano, il Barolo della Cantina Mascarello, da bere con la tua nuova fiamma o un Franciacorta Rose Brut de Le Marchesine, quando le bollicine dell’idromassaggio non bastano.
E poi ci sono gli uomini, gioia e dolore della sua vita: Ludovico è il Chateau Gloria de 1967, Lupo il vino pastorizzato da tetrapak.
La mia vita è legata a un’etichetta, e alla ricerca di un uomo ideale. Lo svolgimento possibile: per trovare un compagno davvero Doc ci vuole gusto, e tanta pazienza. All’esame gustativo dovrà risultare: equilibrato, fine, amabile, morbido, fresco, armonico e maturo. All’esame visivo dovrà dimostrarsi caldo come il rosso rubino, consistente e brillante. Speziato all’olfatto e, per finire, intenso e complesso. Si capisce che le due cose sono strettamente connesse tra loro: se riuscirò a mettere in piedi la cantina ideale, fatta di vini francesi e italiani direi, forse riuscirò a trovare il mio uomo ideale.
Infine non potevano mancare dei consigli utili a tutti gli wine lover: come trasportare le bottiglie, il rito così sensuale di stapparne una e i must have da tenere sempre in cantina.
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