Il Chianti, ovvero il territorio che da secoli produce il vino Chianti Classico, è una zona della Toscana delimitata a nord dai dintorni di Firenze, a est dai Monti del Chianti, a sud dalla città di Siena e a ovest dalle vallate della Pesa e dell’Elsa.
È una terra che è stata civilizzata in tempi remoti, prima dagli Etruschi, che erano già esperti conoscitori della vite e del vino e poi dai Romani.
In epoca medioevale fu terra di continue battaglie e dispute fra le città di Firenze e Siena per il possesso dei territori e fu, appunto, in quel periodo, che nacquero villaggi e badie, castelli e roccaforti.
Ben presto si comprese l’importanza della vite e dell’ulivo e fu allora che venne sottratto spazio agli estesi boschi di castagni e di querce per produrre olio e vino di qualità sempre migliore tanto da acquistare progressivamente importanza economica e fama internazionale.
In particolare, per quanto riguarda il vino, dalla fine dell’800 in poi, il vino Chianti Classico si è sempre più affermato sulle tavole di tutto il mondo ed è stato uno dei prodotti italiani più famosi nel mondo.
I centri più importanti della zona sono le città di Firenze e Siena e le terre del Chianti si estendono proprio a cavallo tra le due province: si tratta di 70.000 ettari che comprendono i comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Radda in Chianti e in parte quelli di Barberino Val d’Elsa, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi, San Casciano in Val di Pesa e Tavarnelle Val di Pesa.
La zona viticola del Chianti è stata delimitata nel 1932 da un decreto ministeriale e da allora i confini sono rimasti invariati. Il decreto definiva la zona di produzione del vino Chianti Classico come la “zona di origine più antica”, riconoscendole, così, una particolare unicità territoriale. Solamente i vini prodotti in questi comuni possono fregiarsi del nome “Chianti Classico“ e sono contrassegnati dalla celebre etichetta Gallo Nero.
La scelta del Gallo Nero come simbolo rappresentativo del Consorzio dei produttori ha origini antichissime come attesta la tradizione e vale la pena ricordare l’antica storia della nascita di tale stemma.
La tradizione vuole che nel Medioevo le città di Firenze e Siena rivendicassero, ricorrendo spesso alle armi, il controllo su questo preziosissimo angolo di Toscana, ma entrambe, stanche di battaglie, decisero di regolare la questione con un arbitrato in quanto si accordarono per affidare la delimitazione dei loro confini contesi ad una sfida pacifica tra due cavalieri, uno in rappresentanza di Firenze e l’altro di Siena. La prova cavalleresca prevedeva che il confine sarebbe stato fissato nel punto in cui i due cavalieri si fossero incontrati partendo al canto del gallo dalle rispettive città.
I Senesi scelsero un gallo bianco e lo nutrirono con cibo prelibato, convinti che all’alba avrebbe cantato più forte, invece, i Fiorentini, scelsero un gallo nero che tennero volutamente a digiuno. Il giorno della prova il gallo nero fiorentino, affamato, iniziò a cantare molto prima dell’alba, mentre quello bianco senese, sazio, dormiva tranquillo.
Così, il cavaliere fiorentino al canto del gallo iniziò la sua corsa al galoppo, mentre quello senese dovette aspettare ancora prima che il gallo bianco cantasse: il risultato fu che i due cavalieri si incontrarono a soli 12 km dalle mura di Siena e così la Repubblica fiorentina potè annettersi la quasi totalità dei territori del Chianti, area geografica di 70 mila ettari di superficie dove si produce il vino Chianti Classico che ha caratterizzato l’economia e anche il paesaggio della zona.
Le colline del Chianti offrono, infatti, al visitatore un susseguirsi di paesaggi unici, bellissimi in ogni stagione perché contraddistinti da dolci e verdi colline, ampie distese di vigneti ed oliveti, piccoli borghi, castelli e cascinali in pietra, ville ed edifici rurali, abbazie e piccole chiese di campagna e il tutto è circondato da quel verde unico e irripetibile della campagna toscana che è formato da tre tonalità ben distinte, dal più vivido al più cupo al più chiaro e tenue, dovuto alla vegetazione particolare, alle diverse coltivazioni, all’alternanza tra bosco e terreno coltivato.
Il Chianti, poi, racconta la storia del vino italiano, partito come vino da pasto e distribuito nel tradizionale fiasco impagliato e diventato poi vino raffinato senza disconoscere le sue origini. La zona vinicola del Chianti si estende nelle province di Firenze, Siena, Arezzo, Pisa e Pistoia anzi sono famose le sue sette zone:
Colli aretini, Colli fiorentini, Colli senesi, Colline pisane, Montalbano, Montespertoli, Rufina.
Ancora oggi, per molti stranieri, il vino italiano è il Chianti, magari quello del tradizionale nel fiasco impagliato, quello del quale, nell’Ottocento, il conte Bettino Ricasoli definì i principi relativi ai vitigni utilizzati, ai metodi di coltura e di vinificazione.
La DOCG Chianti Classico è contraddistinta dal marchio esclusivo e obbligatorio del Gallo Nero.
Recentemente è cambiata anche la produzione del Chianti Classico che dal 1925 prevedeva solo due etichette : Chianti Classico e Chianti Classico Riserva, in quanto, col disciplinare del 2013 è nato il Chianti Classico Gran Selezione che è stato messo in vendita nel luglio 2014, col vino del 2010.
Quindi il Chianti Classico può vantare tre tipi di produzione:
Chianti Classico
Chianti Classico Riserva
Chianti Classico Gran Selezione
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