Pensa ad un gruppo di vignaioli famosi per i loro vini biologici e biodinamici, riuniti in un palazzo rinascimentale del XVII secolo. Immagina che oltre ai vini ci sia anche una ristorazione di grande pregio, che offre piatti a base di prodotti stagionali e regionali provenienti da coltivazioni biologiche certificate; immagina che si possano visitare i vigneti nei dintorni spostandosi su un antico carro trainato da cavalli, e che l’evento sia raggiungibile lasciando a casa l’auto anche se si abita in un’altra regione, perchè è possibile prendere la navetta messa a disposizione dall’organizzazione.
Immagina tutto questo e avrai il quadro di Summa (21-22 marzo) , la piccola fiera di eccellenti vignaioli che da 17 anni a questa parte si svolge a Cason Hirschprunn e Tòr Löwengang, la cantina costruita all’interno dell’antica Tenuta, entrambe di proprietà del noto produttore altoatesino Alois Lageder.
E’ lui l’ideatore e l’anima di questa fiera che anno dopo anno attrae un numero crescente di visitatori (l’anno scorso sono stati circa 2000), complici non solo l’accurata selezione dei produttori presenti e una proposta di ristorazione di livello particolarmente elevato, ma anche il luogo, il calendario degli appuntamenti e l’atmosfera in generale, molto più rilassata che in altri eventi analoghi.
Anche per il 2015 ampio spazio sarà dedicato a Demeter, la comunità che certifica i prodottibiologico-dinamici a livello internazionale, e alla quale lo stesso Lageder è associato da 10 anni. Per l’edizione del 2015, Summa ha ottenuto la certificazione di Green Event, uno dei primi certificati dall’Agenzia per l´Ambiente in tutto l’Alto Adige, concesso solo a quelle iniziative in cui si riconoscono particoli principi: il plusvalore a livello locale, la mobilità sostenibile, il prediligere alimenti stagionali e regionali provenienti da coltivazioni biologiche certificate, la gestione dei rifiuti e la responsabilità sociale.
Anima green e impegno sociale a parte – Summa sostiene Aiutare senza Confini, organizzazione umanitaria che ha l’obiettivo di assistere i profughi della guerra birmana – la fiera altoatesina è soprattutto sinonimo di vino: nei due giorni di manifestazione si alterneranno visite guidate della cantina e dei vigneti, seminari, verticali e degustazioni, per conoscere gli oltre 60 produttori provenienti da Italia, Germania, Francia, Austria e Nuova Zelanda, ciascuno di essi scelti personalmente da Alois Lageder non solo per l’eccellenza della produzione, in particolare nel settore biodinamico, ma anche per i rapporti d’amicizia e di fiducia reciproca instaurati nel corso di molti anni.
Gli appuntamenti che vale la pena segnalare sono molti, ma ne segnaliamo due in particolare: “Boggina – The Cru of Sangiovese”, Petrolo Società Agricola, con Luca Sanjust di Teulada e Alessandro Masnaghetti (Enogea), in lingua inglese, prevista alle 11 di sabato 21, e “Una passeggiata “Solare”…a Capannelle”, Società Agricola Capannelle, con Manuele Verdelli, in italiano, programmata per domenica 22 alle 13.30.
Da non perdere, ancora in inglese, sabato 21 alle 15 la conversazione “Pinot Noir Grosses Gewächs “Königsbecher” and “Löchle”, Weingut Heitlinger & Weingut Burg Ravensburg, con Claus Burmeister e Joel Payne (Vinocultura), protagonista uno dei vitigni per cui l’Alto Adige va famoso nel mondo: il Pinot Nero.
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