Il Brunello di Montalcino è un vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), prodotto in Toscana, nel territorio del comune di Montalcino in provincia di Siena e può essere considerato, insieme al Barolo, il vino rosso italiano dotato di maggiore longevità.
Montalcino si trova in Toscana, nell’Italia centrale, a circa quaranta km a Sud della città di Siena, ed è costituito da terreni collinari e agricoli di grande storia e di grande bellezza che, dal 2004, sono stati iscritti dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità. La zona di produzione dei vini è un areale di circa 24.000 ettari, dei quali solo il 15% è occupato dai vigneti, in particolare la zona delimitata dai fiumi Ombrone, Asso e Orcia.
La collina di Montalcino ha diversi ambienti pedologici di grande interesse per la viticoltura, di differenti ere geologiche e per questo importanti perché particolarmente ricchi di sostanze utili alla coltivazione della vite favorita, poi, anche da un clima particolarmente adatto, sia per la vicinanza agli Appennini che per la presenza della brezza marina, un clima tipicamente mediterraneo, tendenzialmente asciutto, ma anche con caratteristiche continentali. Durante l’intera fase vegetativa della vite, il clima è prevalentemente mite e con un elevato numero di giornate serene che assicurano una maturazione graduale e completa dei grappoli.
Storicamente fu, all’incirca, negli anni dopo l’unità d’Italia, dal 1860 in poi, che furono fatti i primi tentativi di vinificare l’uva Sangiovese e di fare maturare il vino in botte. Anche se la storia del Brunello di Montalcino è in realtà legata a famiglie di antica origine ormai famose in tutto il mondo che, appunto in quegli anni, si dedicarono alla coltivazione di un clone di Sangiovese, chiamato “Brunello”; il padre precursore del Brunello di Montalcino fu certamente Clemente Santi. Già nel 1869, vide il suo Vino Scelto (Brunello), della vendemmia 1865, premiato con medaglia d’argento dal Comizio Agrario di Montepulciano.
In seguito anche Tito Costanti dell’omonima cantina presentò e promosse i suoi vini. Negli anni successivi il Brunello ottenne importanti riconoscimenti internazionali battendo i rossi francesi persino a Parigi e a Bordeaux.
Per molti anni il Brunello rimase una rarità destinata a pochi raffinati intenditori. E’ solo nella seconda metà del Novecento che, da una prelibatezza per pochi, si trasformò in un simbolo mondiale del migliore made in Italy.
Nel 1966 il Brunello di Montalcino divenne un vino Doc e l’anno dopo si istitui’ il suo Consorzio. Nel 1980 fu la prima Denominazione di Origine Controllata e Garantita DOCG e da quel momento tutte le sue bottiglie vengono chiuse da un contrassegno di Stato che garantisce la loro provenienza.
Il Brunello conquistò il mercato mondiale solo dopo il 1980 anche attraverso una crescita del numero delle cantine e delle bottiglie prodotte. Montalcino fa da battistrada anche al turismo del vino italiano con le prime cantine attrezzate per visite guidate e un intero territorio che ogni anno riceve migliaia di visitatori da tutto il mondo.
Moltissimi riconoscimenti comprovano la qualità del vino: nel 1999 la prestigiosa rivista statunitense “Wine Spectator” inseri’ un Brunello fra i 12 migliori vini del XX° secolo.
Rosso rubino intenso tendente al granato, dotato di grande consistenza, il Brunello ragala all’olfatto un bouquet meraviglioso, con sentori di sottobosco, confetture di frutta rossa, pepe e cannella, legno aromatico e liquirizia, in una armonia ampia ed eterea.
Secco e caldo al palato, morbido ed elegante, sapido e dotato di ottima struttura, lascia a lungo sensazioni gusto-olfattive complesse ed articolate.
L’eleganza e il corpo armonico del vino permettono abbinamenti con piatti molto strutturati e compositi quali le carni rosse, la selvaggina, eventualmente accompagnate da funghi e tartufi. Trova abbinamento ottimale anche con piatti della cucina internazionale a base di carni o con salse.
Il Brunello è anche vino da abbinamento con formaggi: tome stagionate e formaggi strutturati. Inoltre, per le sue caratteristiche, è godibile anche quale vino da meditazione. Il vino Brunello di Montalcino deve essere servito in bicchieri dalla forma ampia, al fine di poterne cogliere l’aroma composito ed armonioso. Dovrà essere servito ad una temperatura di circa 18 °C – 20 °C.
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