La notizia è di poche settimane fa ed è sicura: il vino fa bene.
Certo, lo sapevamo già da millenni, ma sapete come sono gli scienziati, finché non hanno provato, riprovato, comparato, sperimentato, verificato e riverificato, non sono contenti. E insomma: ci hanno messo un bel po’ ma finalmente hanno stabilito che il vino contiene un ingrediente magico, un fenolo che si chiama resveratrolo, capace di mantenerci giovani.
Il nome scientifico del resveratrolo è “3,5,4′-triidrossi-trans-stilbene” e si trova, oltre che nelle noci, nelle arachidi e nella soia, soprattutto nelle bucce d’uva. Ora, secondo gli scienziati, questa sostanza è in grado di proteggere il corpo umano stimolando i meccanismi di difesa delle cellule che rallentano l’invecchiamento nei momenti di stress e malattia.
In realtà il resveratrolo era già stato collegato all’allungamento della vita e alla diminuzione delle patologie cardiovascolari e di altre malattie umane: alcuni ricercatori infatti avevano da tempo suggerito che proprio a questa sostanza potesse essere imputato il cosiddetto “French paradox”, per cui tra la popolazione francese di bevitori di vino una dieta ricchissima di grassi (dai formaggi al burro, dalle salse al paté) si accompagna inspiegabilmente a un incidenza relativamente bassa di patologie cardiovascolari. Ma lo studio condotto dai professori Paul Schimmel e Matthew Sajish dello Scripps Research Institute di La Jolla, California, va oltre: secondo questi scienziati, infatti, il resveratrolo spinge alcuni enzimi a proteggere il nucleo delle cellule umane attivando tra l’altro il gene p53, ovvero il gene anti tumore, e il cosiddetto gene della longevità, quello che combatte le malattie dell’invecchiamento.
Ci sono altre due notizie interessanti che emergono dallo studio: la prima è che a fronte dei risultati ottenuti, secondo il professor Matthew Sajish, coautore dello studio: “si può affermare che un moderato consumo di vino rosso, nell’ordine di un paio di bicchieri a pasto, fornirebbe a una persona abbastanza resveratrolo da provocare un effetto benefico e protettivo.” (Da notare che il vino rosso contiene in genere più resveratrolo del vino bianco poiché le bucce vengono lasciate più a lungo nel vino durante la fermentazione). La seconda buona notizia è ancora più interessante: non sono state scoperte controindicazioni all’uso!
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