Un dolce che di certo non poteva mancare, la Pastiera, ma non la classica....così come il vino, un passito speciale che accompagna un dolce tanto amato, scopritelo...
In breve
Difficoltà: media
Preparazione: 60 minuti circa
Cottura: 45 minuti
Una leggenda narra che le origini della Pastiera sono da attribuire alle mogli dei pescatori quando una una notte lasciarono sulla spiaggia delle ceste con ricotta, grano, uova, ricotta e fiori d’arancio come dono per il “Mare”, affinché questo lasciasse tornare i loro mariti sani e salvi a terra.
Al mattino seguente ritornate in spiaggia per accogliere i loro mariti notarono che durante la notte i flutti del mare avevano mischiato gli ingredienti, ed insieme agli uomini di ritorno, nelle loro ceste c’era una anche una torta: la Pastiera.
Questa è solo una delle leggende su come sia nato questo dolce tanto amato, quello che però sembra essere una certezza è che sia nato in primavera, ecco perché tra gli ingredienti non può mancare il profumo dolce dei fiori di arancio.
Nonostante sia un dolce molto apprezzato non tutti però sono a conoscenza delle varianti di questo dolce, non sono delle “rivisitazioni moderne” ma sono altrettanto classiche come quella appunto di grano, ma c’è anche quella a “doppia crema” che tra gli ingredienti aggiunge anche la crema pasticcera per renderla ancora più gustosa, non manca mai quella di riso che oggi vi propongo e quella ancor poco conosciuta preparata con gli spaghetti e chiamata anche “Pastiera dolce di spaghetti”.
Oggi vi propongo quella di riso perché dopo quella classica è sicuramente quella più apprezzata, simile ad una classica torta di riso ma con tutti i profumi e gli aromi che emana la classica pastiera.
Abbineremo a questo dolce un vino bianco un Passito Malvasia di Capofaro della cantina Tasca D’Almerita, ho scelto in abbinamento questo vino per i suoi inconfondibili aromi di uva passita e frutta candita che richiamano alla mente gli stessi profumi della pastiera.
Un vino che proviene da vigneti che dalla montagna di Salina conducono verso il mare delle Isole Eolie, così che i venti generano un ricircolo d’aria, dove l’uva una volta raccolta sia al riparo da umidità e sole cocente, si disidrata lentamente concentrando nei sui chicchi gli zuccheri.
Un vino di grande equilibrio tra dolcezza ed acidità, fresco e sapido, che con i suoi riflessi dorati e i suoi profumi si sposa perfettamente ad un dolce come la Pastiera esaltandone meglio gusto e profumo e si mescola amorevolmente al delicato e dolce profumo dei fuori d’arancio.
Ingredienti (per il ripieno)
80 g di riso per risotto
80 g di zucchero
3 uova
30 g di strutto (o butto)
150 g di ricotta mista
1 l di latte fresco intero
canditi a piacere
fiori d’arancio a piacere
un pizzico di sale
Ingredienti (per la pasta frolla)
300 g di farina “00”
150 g di strutto (o burro)
150 g di zucchero
2 tuorli d’uovo
scorza grattugiata di limone bio
un pizzico di sale
Preparazione
Inizia preparando la pasta frolla: Su un piano di lavoro disponi a fontana la farina, pratica un buco al centro e versaci nel centro le uova lo zucchero, il burro (o lo strutto) il pizzico di sale e la scorza grattugiata del limone.
Lavora velocemente, forma un panetto, chiudilo nella pellicola per alimenti e lascia riposare in frigo. Intanto cuoci il riso nel latte per circa mezz’ora, avendo cura di mescolare spesso per evitare che attacchi sul fondo della pentola (deve essere molto cotto e il latte quasi del tutto evaporato) a fine cottura, aggiungi, lo zucchero, il burro, un pizzico di sale e i canditi e lasciate raffreddare, una volta freddo unisci i tuorli, la ricotta setacciata, i fiori d’arancio e infine gli albumi montati a neve.
Trascorso questo tempo, riprendi il panetto e stendi la pasta frolla con uno spessore di mezzo cm, rivesti uno stampo da pastiera con la frolla, punzecchia la base con i lembi di una forchetta e rimetti in frigo per una decina di minuti.
Trascorso questo tempo versa il composto di riso nello stampo foderato e con la pasta avanzata forma delle strisce da disporre sulla superficie. Inforna a 170° già caldo per circa 45 minuti, se la superficie dovesse prendere troppo colore, abbassa la temperatura e copri la superficie della pastiera con un foglio di carta da forno. Una volta cotta, lascia ancora per una decina di minuti in forno caldo, dopodiché sforna e lascia raffreddare per bene prima di togliere la pastiera dallo stampo.
Nota: Non aumentare la temperatura del forno pensando di accorciare i tempi di cottura, le pastiere devono cuocere lentamente e a lungo, solo così si potranno conservare anche per una settimana. Inoltre consiglio di preparare la pastiera alcuni giorni prima, con il riposo la pastiera diventerà ancora più buona, grazie all’umidità del ripieno che renderà la frolla morbida e gustosa.
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