Negli ultimi anni il Vermentino, vitigno autoctono italiano, ha visto una crescente diffusione in Italia dove è coltivato nelle zone costiere in quanto è, per natura, un vitigno che “ sente il mare”.
Lo ritroviamo, infatti, nei vigneti litoranei della Liguria e della Toscana, nelle isole Sardegna e Corsica e nel Midi francese.
La sua coltivazione è destinata a crescere perché, soprattutto in questi ultimi anni, si è lavorato bene per produrre con le uve da Vermentino vini freschi e vivaci, ottimi soprattutto se vinificati in purezza, fruttati e gradevoli.
Questo vitigno autoctono, di grande personalità olfattiva e gustativa, compare, infatti, in ben 55 Doc italiane, oltre che nella DOCG Vermentino di Gallura e quindi si qualifica come un vitigno di grande rilievo attuale ma anche con rilevanti prospettive per il progresso e l’ampliamento del suo terreno coltivabile in Italia.
Le sue origini si possono far risalire al Medio Oriente, in particolare all’Anatolia da dove avrebbe raggiunto le coste turche e da qui, successivamente, si sarebbe diffuso nelle coste del Mar Egeo.
I Greci poi lo avrebbero portato a Marsiglia da dove, per opera dei Liguri, grandi navigatori, avrebbe raggiunto il sud della Francia e la costa ligure spingendosi poi nell’entroterra piemontese e nella zona tirrenica, in Corsica e in Sardegna.
Lungo i suoi spostamenti il Vermentino ha assunto nomi diversi tipo Pigato in Liguria e Favorita in Piemonte ma si tratta sempre di varietà di una unica famiglia.
Comunque, quello che importa, è il fatto che sia indiscutibile il suo legame con il bacino del Mediterraneo.
Si è diffuso principalmente in litorali mediterranei in Francia e in Italia assecondando fattori geologici e climatici.
In Italia sono 4000 gli ettari di Vermentino coltivati in tutto di cui 75% in Sardegna, 15% in Toscana, 6% in Liguria 2% in Piemonte.
Il Vermentino produce uva abbastanza vigorosa che cresce bene su terreni collinari, asciutti e ben soleggiati e ama, come si è scritto, l’aria marina.
In Sardegna, il Vermentino di Gallura ha conquistato la prima e, per ora unica, DOCG isolana. La varietà giunse probabilmente dalla Corsica nel 1800 e si diffuse soprattutto in Gallura per povertà del terreno costituito da detriti granitici.
Della Sardegna ricordiamo in particolare il Vermentino di Gallura I Graniti e il Vermentino di Gallura Le Conche dell’Azienda Pedra Majore.
Della Toscana possiamo citare per la sua freschezza il Vermentino Bazzico del Podere Ristella e il Vermentino della Maremma Toscana della Fattoria di Magliano.
Della Liguria il Vermentino Doc di Rocche del Gatto è un vino gradevole di ottima sapidità minerale.
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