EsperienzeOn the road
15 ottobre 2014, 07:20

ottobre

Vigne Olcru: terroir e alta tecnologia in Oltrepò Pavese

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Massimilano e Matteo Brambilla hanno attuato un progetto di viticoltura di precisione ad alta tecnologia per la produzione del Pinot Nero, vitigno principe della zona.

In Oltrepò Pavese sta nascendo la terza area al mondo, dopo Champagne e Borgogna, per la produzione di Pinot Nero, vitigno principe del territorio e vino conosciuto e richiesto dal mercato internazionale. L’Azienda, di Massimiliano e Matteo Brambilla, giovani industriali di Monza, è stata organizzata secondo un progetto di viticoltura di precisione ad alta tecnologia, con l’aiuto di un gruppo nutrito di professionisti e in collaborazione con l’Università di Milano.

Il nome dell’azienda Vigne Olcru è evocativo della tradizione vinicola della zona, rievoca la terra d’Oltrepò e l’antico vitigno Cruà, autoctono e risalente al 1700.

La coltivazione si estende su 29 ettari di vigneto di cui l’80% della produzione è costituita da Pinot Nero ma dove vengono allevati anche altri tipi di vitigni, quali Croatina e Barbera, i vitigni della Bonarda, a Santa Maria della Versa, Chardonnay e Moscato a Montecalvo Versiggia, il Pinot Nero come base spumantistica che cresce meravigliosamente a Borgo Priolo.

La grande novità è pero la mappatura satellitare e l’installazione nei vigneti di stazioni meteo per rilevare in tempo reale e costantemente la situazione delle piante e procedere in maniera scientifica sia alla concimazione diversificata sia ai trattamenti in caso di necessità. Tutto il processo è attuato in parametri di ecosostenibiltà e con l’energia prodotta da pannelli solari.

La cantina è stata costruita all’interno di una collina sbancata e, pur apparendo perfettamente integrata tra i vigneti che la circondano, è una costruzione moderna e ariosa ottenuta scavando per sei metri sotto il livello del suolo al fine di posizionare le pigiadiraspatrici in alto e le vasche di acciaio nella zona sottostante e sfruttare così il principio dell’uva in caduta durante la fase di vendemmia.

Gli spumanti vinificati secondo il metodo classico, riposano sui lieviti per ben 4 anni e 6 mesi in bottiglia e tutti i vini, in generale, subiscono fermentazioni lentissime a basse temperature.

Complessivamente la qualità dei vini prodotti è ottima e manifesta nei profumi e nei sapori la cura che abbiamo osservato in vigna e in cantina. Tornano in mente le parole di Massimiliano Brambilla:”L’Oltrepò Pavese è un luogo straordinario e noi vogliamo produrre un vino rappresentativo nel mondo di questo territorio”

Ci stanno riuscendo.

 

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