Valutazione
Qualità | Notorietà | Conservazione |
80/100 | Emergente | Breve |
Quello che è noto in zone limitrofe alla stessa Cosenza è il Moscato di Saracena, un vino dolce da meditazione che per varie vicissitudini ha rischiato di scomparire. Se questo non è avvenuto è grazie a uomini di passione come il professore Luigi Viola che dopo 35 anni di insegnamento si dedica ad un amore, quello per il suo territorio e i relativi frutti.
La passione travolge poi la famiglia, la moglie e i 3 figli che lo seguono in un’avventura che sta dando ottimi risultati. E soffermiamoci su un prodotto ancora più raro il loro rosso “Rossoviola” da uve Magliocco, uve da non confondere con la varietà Gaglioppo, l’uva calabrese più diffusa come spesso accade.
L’azienda pratica agricoltura biologica e produce questo rosso proprio dal 2011, un vino non lungamente affinato in legno che infatti prevede solo 9 mesi di passaggio in barrique di rovere francese e altri 6 mesi in bottiglia.
Al naso non è estremamente complesso, un vino semplice, a chi piace è evidente una nota dolce di vaniglia frutto della barrique ma a questa si aggiungono aromi di ciliegia matura e prugna in particolare. Al palato si sente una leggera nota alcolica nonostante la gradazione sia sui 12,5%. Non male per le fresche serate estive nelle quali un rosso importante verrebbe poco gradito, soprattutto in assolate aree delle regioni del sud quando ormai siamo tutti a mare..
Per gustarlo al meglio
Conservazione | Servizio | Abbinamenti |
Bere nei primi anni di vita e comunque va conservato senza sbalzi di luce o temperatura | Servire sui 18° | Abbinare a primi piatti elaborati, carni e piatti speziati o etnici |