«Porta il Pecorino!»
si era raccomandata
l’Ermione sua.
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici…
Canticchiava tra sé – lui –
addentrandosi lesto
nella dannunziana Pineta.
Se al picnic di Pasquetta
al parentado mi presenta,
se pur non lo ammetta
quella è innamorata persa.
Per non sfigurare
si era procurato
un Pecorino
assai rinomato,
e con Wineverse aveva
anche risparmiato.
Buongiorno a tutti!
Scattò la presentazione
ma scartando il suo pacchetto
per tutti fu una grande delusione:
un formaggio imbottigliato
nessuno lo aveva mai assaggiato!
«Ti avevo detto di portare il Pecorino!
Sei sordo o sei cretino?»
ribadì Ermione con fare peperino.
Sulla tovaglia quadrettata
capeggiava vuoto il tagliere
e la ventricina già affettata
gli sorrise scanzonata.
«Ma, mia cara, questo è Pecorino!»
disse lui mostrando orgoglioso
l’etichetta del vino.
Dalla zia alla bisnonna
tutti sorseggiarono
senza proferir parola.
Anche i pini d’Aleppo
facevano capolino
per berne un sorsino.
Poi, il padre dell’amata
si alzò in piedi come un caporale
e con tono ufficiale
iniziò a dichiarare:
questo sì che è un uomo
tutto da sposare!