RecensioniDai wloggers
26 agosto 2014, 07:15

agosto

Nebbiolo Rosè 531 di Dezzani

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Un vino originale, intrigante come le sue bollicine, determinato come la terra di Piemonte da cui proviene e avvolgente come solo il Nebbiolo sa essere.

Valutazione

Qualità Notorietà Conservazione
95/100 Emergente Breve

531 sono i metri di altitudine dove vengono alla luce i grappoli di nebbiolo da cui nasce questo vino, nel Monferrato; 531 è anche il nome di questo spumante davvero originale.

Un vitigno autoctono, il Nebbiolo, che tanto onore ha dato all’Italia ed al Piemonte in particolare, esprimendosi in meravigliosi vini rossi come Barolo, Barbaresco o Nebbiolo. Non sono molti i luoghi adatti a renderlo vigoroso: oltre al Piemonte é protagonista in Valtellina con le Docg Valtellina Superione e Sfurzat e poi Valle d’Aosta ed in qualche zona della Sardegna.
Solo qui, perché é un vitigno non facile, che germoglia presto e quindi sensibile alle brinate primaverili, che necessità di un’ottima esposizione e di altitudini non troppo elevate e che matura tardi, circa a metà ottobre. Nebbiolo quindi, forse perché viene raccolto quando le nebbie già iniziano a comparire, o forse per la patina bianca che ne ricopre l’acino, la pruina.

Una famiglia, la Dezzani, dalle tradizioni secolari con un legame indissolubile con il territorio che nel corso di questo secolo ha saputo trasformare una piccola realtà locale in una affermata azienda vinicola, espressione perfetta di un territorio unico nel mondo.
Il 531 é davvero particolare: i grappoli raccolti nel mese di settembre, non ancora perfettamente maturi, come tutte le uve degli spumanti che si rispettino, vengono pigiati dolcemente per estrarne il mosto; solamente il migliore, cosiddetto mosto fiore, viene posto in autoclave per la fermentazione, lasciandolo poi lì a riposare sui propri lieviti, per almeno 12 mesi.

Il risultato é un vino di un caldo e tenue color rosato: buccia di cipolla, per usare un termine tecnico, con bollicine davvero fini e persistenti come i suoi profumi di fragranti piccoli frutti di bosco.
Come tutte le bollicine, ben si abbina alla maggior parte dei cibi. É ottimo come aperitivo, con gli antipasti in genere, con primi piatti a base di verdure e al pesce.
Un modo diverso di interpretare un vitigno storico che tanto onore ha dato all’Italia e un vino originale ed unico, da provare.

Per gustarlo al meglio

Conservazione Servizio Abbinamenti
Un vino giovane da consumarsi preferibilmente entro un paio d’anni. Conservare la bottiglia in luogo fresco e poco luminoso. Va servito in bicchieri mezza-flûte che ne esalta il perlage ad una temperatura  di servizio di 6 – 10 °C Antipasti, primi piatti di pesce o verdure, carni bianche e pesce.

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