I territori compresi nella zona delle Langhe, del Roero e del Monferrato sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dalla Commissione dell’UNESCO riunitasi nel Qatar per la sua trentottesima sessione.
I territori citati in particolare sono:
la Langa di Barolo, il Castello di Grinzane Cavour, le Colline del Barbaresco, la zona di Nizza e il Barbera, la zona di Canelli e dello Spumante, il Monferrato.
L’area, tra le province di Asti, Cuneo ed Alessandria, che si estende per poco più di diecimila ettari e che comprende ventinove Comuni , è stata definita “zona con caratteristiche peculiari che rappresentano l’opera combinata della natura e dell’uomo” ed è in assoluto il primo caso in cui l’UNESCO riconosce un paesaggio vitivinicolo italiano quale bene unico al mondo.
L’area italiana candidata, l’unica del 2014, ha ottenuto l’iscrizione al Patrimonio dell’Umanità UNESCO mai raggiunta nemmeno da zone vitivinicole famose al mondo come Bordeaux e lo Champagne. I paesaggi vitivinicoli delle Langhe, del Roero e del Monferrato, nel Basso Piemonte, sono così entrati nella Lista World Heritage come cinquantesimo sito italiano, il che permette al nostro Paese di conservare la leadership nella classifica per nazioni, seppure condivisa con la Cina.
Nella motivazione ufficiale dell’iscrizione si leggono le seguenti note: “Una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino”.
I paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato incarnano quindi l’archetipo di paesaggio vitivinicolo europeo per la loro grande qualità estetica.
una grande terra, una grande storia, dei grandi vini!
Reply to MarcoLuoghi bellissimi, terroir particolarmente vocati, lunga tradizione nella vinificazione
Reply to Enrica