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4 giugno 2014, 07:15

giugno

I Veroni: la regina del Chianti Rùfina

I Veroni
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Viaggio attraverso una delle sottozone più intriganti della regione del Chianti, con un occhio di riguardo verso un’azienda che ne esalta le eccellenze.

Quando dici “Chianti Rùfina”, a Firenze, dici “I Veroni”. Questo è un dato di fatto.

L’azienda di Lorenzo Mariani, con sede a Pontassieve (FI) si estende tra i 100 e i 350 mt sul livello del mare, su una superficie di 70 ettari, 20 dei quali impiantati a vigneto ed i restanti coltivati ad oliveto.

Il totale reimpianto intrapreso nel 1996 permette a I Veroni di contare su vigneti con una media di 5.000 ceppi ad ettaro con 16 ettari a Sangiovese, 2 ettari reimpiantati con vitigni internazionali ed i restanti con vitigni a bacca bianca per la produzione del Vin Santo.

La cantina, occupa in parte gli antichi locali già realizzati per la vinificazione nel 1809 e la Vinsantaia è stata conservata negli storici locali sottotetto, all’interno della villa settecentesca.

Tra le sottozone di produzione del Chianti DOCG, quella del Rùfina è indubbiamente la più particolare.

Innanzitutto il Rùfina è l’unico Chianti prodotto a nord di Firenze. La conformazione del territorio, poi, e la dislocazione geografica dell’area a ridosso delle prime alture dell’Appennino Tosco-Emiliano, fanno sì che il prodotto che ne deriva sia un vero e proprio vino di “montagna” se paragonato agli altri Chianti: cali di temperatura serali per tutto l’anno e gelo d’inverno non possono che dare un’impronta del tutto particolare alle uve. Più sottile e meno concentrazione nell’insieme e maggiore dinamicità al palato è il risultato che andremo a trovare nel bicchiere.

Vini speciali, quindi, ottimi per degustare qualcosa di unico, nei momenti migliori.

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